Villa Chigi a Formello:
funzioni attuali in un contenitore antico
Dialogo Ipogeo, Dialogo a Cielo aperto
PROGETTO URBANISTICO
Obiettivo dell’intervento: restituire al Complesso della Versaglia il ruolo di emergenza culturale nel territorio formellese
Strategia: Recupero del rapporto con Formello e il suo Territorio
Azioni di piano:
1. inserire nel progetto funzioni “attuali” che immettano il Complesso della Versaglia nel circuito economico del turismo metropolitano.
Farla diventare una risorsa economica a scala metropolitana, vuol dire rendere realistico – in termini di volontà e risorse economiche – la realizzazione, e in futuro la gestione, il progetto di restauro del Complesso.
2. ricomporre il rapporto paesistico/percettivo con Parco di Veio (Monte Aguzzo/Tumulo Chigi) e il Centro storico di Formello.
Dando al Complesso della Versaglia il nuovo ruolo di Porta del Parco si vuole costruire nuovamente un connessione diretto tra il Parco di Veio e la città di Formello. Restituendo Formello al Parco e il Parco a Formello.
3. accentrare intorno al Complesso i luoghi per le funzione di supporto/servizio alla Versaglia e alla Porta del Parco.
Localizzando marginalmente al Parco, e in prossimità della Villa tutte quelle funzioni utili al Parco ma non compatibili con il Parco.
DIALOGO A CIELO APERTO
Ipotesi di progetto A
– Si aggiunge al complesso il ”quinto” elemento contenitore unico delle funzioni attuali, che dialoga con le persistenze antiche esaltandone il “sapore di pittoresco”, contrapponendo a esse geometrie e segni del terreno che ne sottolineano visuali e prospettive inedite.
– L’intervento si pone come luogo di mediazione tra l’ambito naturalistico del Parco e l’ambito urbanizzato della città di Formello , realizzando un “verde progettato” di servizio al parco e a Formello.
– I luoghi all’aperto del complesso si configurano per far relazionare e alla stesso tempo contrapporre le architetture ormai rudere con la sinteticità delle forme moderne.
DIALOGO IPOGEO
Ipotesi di progetto B
– Il progetto vuole mantenere il più possibile intatta l’immagine che è giunta fino a noi della villa come complesso “unico” , ”originario”. Le funzioni moderne sono progettate ipogee come un sistema di spazi e percorsi che evocano il suggestivo sistema di grotte esistenti in sito.
– Il Complesso ipogeo si affaccia sulla vallata come un belvedere verso monte Aguzzo, proponendosi come affaccio e accesso privilegiato al parco di Veio, modellandosi sulle discontinuità naturali.
– L’”unico” del Complesso è la sintesi formale tra i volumi che contengono le funzioni “attuali” e il sistema di spazi, ipogei e non, aperti e circoscritti senza soluzione di continuità, di verde, giardini, piazze e luoghi dello “stare”.
Tesi di laurea in
Restauro Architettonico
ottobre 2004
Tesi di Laurea: architetto Paolo Pambianchi e architetto Stefano Sanna